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Asse ormonale del sistema surrenalico

Asse ormonale del sistema surrenalico

E’ un asse ormonale molto importante che ha come attori le ghiandole surrenali

Ma come è composto il sistema ghiandolare surrenalico?

Queste ghiandole sono chiamate così perché coprono ciascuno un rene, la loro forma, grossolanamente triangolare, assomiglia ad un cappello frigio. 

Il peso si aggira sugli 8-10 g. nell’adulto sono alte 3 cm, lunghe 4-5 cm. 

Secernono una varietà di ormoni e anche alcuni neuropeptidi, tutti con lo scopo di far fronte alle situazioni di stress cioè quelle che richiedono un adattamento del corpo per mantenere l’equilibrio e la piena efficienza. 

Le surrenali sono costituite da due parti molto diverse. 

La parte interna detta midollare (20% della ghiandola) è costituita da tessuto nervoso, come l’ipofisi, che secerne adrenalina e noradrenalina, i due mediatori chimici (sia ormoni che neurotrasmettitori) rispondono in modo immediato a situazioni di allarme e adeguano il corpo ad una risposta pronta e coinvolgente di “lotta o fuga” modificando l’apparato cardiovascolare, il respiratorio e il metabolismo bloccano la digestione e alzano la glicemia per rendere disponibile l’energia al corpo.

La parte esterna o corticale è fatta di tessuto ghiandolare che secerne tipi diversi di ormoni, tutti utili ad una risposta allo stress di lunga durata. 

La corticale è divisa in tre zone, dall’esterno all’interno: zona glomerulare che secerne i mineralcorticoidi, poi la zona fascicolare che secerne i glucocorticoidi e infine la reticolare che secerne gli ormoni sessuali. 

La secrezione di questi ormoni surrenalici è attivata da un ormone ipofisario l’acth a sua volta stimolato dal CRH secreto dall’ipotalamo, naturalmente esiste un sistema di retroazione per regolare il giusto livello di sintesi, infatti gli ormoni corticosurrenalici a livello ipotalamico e ipofisario inibiscono la produzione di acth e crh. 

Altro aspetto molto importante è il collegamento con gli altri assi ormonali, specialmente il tiroideo, molto spesso gli eccessi di ormone tiroideo si collegano agli eccessi di cortisolo e si influenzano a vicenda, come pure i casi di carenza riguardano entrambi gli assi.

GLI ORMONI CORTICOSURRENALICI

Il mineralcorticoide prevalente è l’aldosterone che regola la pressione arteriosa attraverso l’equilibrio dei Sali minerali corporei, sodio e potassio, la sua liberazione dipende solo in parte dall’ACTH essendo influenzata principalmente dai sistemi che controllano la pressione (renina angiotensina e dalla concentrazione del potassio). 

L’aldosterone agisce sui tubuli terminali del rene favorendo la sintesi di proteine che riassorbono il sodio dal filtrato glomerulare e lo riportano nel plasma, la sua azione in genere è lenta perché deve agire sui fattori di trascrizione proteica, anche se esistono prove di una sua azione rapida sui muscoli lisci vasali.

Il glucocorticoide principale è il cortisolo, rappresenta anche l’ormone fondamentale per le reazioni corporee allo stress di lunga durata, mentre quello dell’adrenalina produce una reazione immediata. 

Lo mette in condizioni di prepararsi alla lotta e la fuga Per primo aumenta il glucosio nel sangue per rendere disponibile maggiore supporto energetico, lo fa contrastando l’azione dell’insulina (insulinoresistenza), favorendo la trasformazione degli aminoacidi in glucosio, di conseguenza causa proteolisi. 

La proteolisi indebolisce il tessuto muscolare bloccando la riparazione delle miofibrille e anche il connettivo poiché rallenta la formazione del collageno. 

Inoltre, la proteolisi inibisce l’attività immunitaria, bloccando la sintesi degli anticorpi da parte dei linfociti e bloccando la liberazione dei mediatori chimici dell’infiammazione.

Blocca la lipolisi mantiene alti i trigliceridi. 

Aumenta la sensibilità delle arterie alla vasocostrizione dando ipertensione. 

Favorisce la ritenzione di sodio e di liquidi causando perdita di potassio. 

Modula in modo positivo il tono emozionale e favorisce lo stato di veglia, un eccesso può dare agitazione e ansia.

In sintesi il cortisolo regola: il glucosio nel sangue, ma anche i lipidi e le proteine; risposte immunitarie, l’azione anti-infiammatoria; la pressione sanguigna; il tono e contrazione del cuore e dei vasi sanguigni; l’attivazione del sistema nervoso centrale. 

Il cortisolo ha un ritmo circadiano infatti la sua secrezione sotto la spinta dell’acth, ha un massimo al mattino per far fronte alle esigenze della giornata e cala progressivamente, con delle alternanze, raggiungendo il minimo a metà della notte dopo di che inizia ad aumentare, è in opposizione al ritmo della melatonina che è il segnapassi dell’organismo, così attraverso il cortisolo il corpo si collega con il ritmo della luce diurna.

Gli esami ormonali nel sangue hanno dei livelli di normalità molto ampi e sono fatti per individuare i casi molto patologici, inoltre quasi sempre i livelli ematici non corrispondono alle reali quantità di ormoni presenti nelle cellule. 

Una tecnica più attendibile è quella dell’esame salivare, che indica meglio la quantità degli ormoni che hanno agito a livello cellulare e le ghiandole salivari attraverso la saliva ne sono un buon indicatore. 

L’esame non è invasivo, si può eseguire a casa, e ripetere in varie ore della giornata, il campione si conserva per più giorni e si può così spedire anche in laboratori lontani. 

Il test più usato prevede 4 campionature al giorno: ore 8 (circa trenta minuti dopo essersi alzati), ore 12, ore 18 e ore 22. 

Questo mostra come il cortisolo varia durante il giorno e dà quindi un quadro più completo della variazione giornaliera, si accompagna al dhea delle ore 8 per vedere lo stato della stanchezza surrenale.

Un’altra analisi biochimica del cortisolo è quella delle urine delle 24 ore, anch’essa più attendibile di quella ematica, perché analizza il valore medio giornaliero; gli inconvenienti sono dati dai pochi laboratori attrezzati per l’esecuzione e dai pochi pazienti che hanno la costanza di raccogliere tutte le urine della giornata. 

A parte le patologie dovute a carcinomi o adenomi secernenti, due sono le malattie che si possono verificare nelle surrenali: una per eccesso l’altra per carenza di ormoni. 

Nella prima detta morbo di Cushing l’eccesso causa sovrappeso, faccia a luna piena e ipertensione, nella seconda, detta morbo di Addison, si ha la distruzione quasi completa della ghiandola, che causa magrezza, ipotensione, irritabilità, ansia o apatia e depressione. 

Entrambe sono forme molto gravi che necessitano di uno specialista. 

Invece esistono due forme più lievi di eccesso o di carenza di cortisolo, molto più diffuse e misconosciute che si possono curare molto bene con i fitoterapici e sono l’ipersurrenalismo e l’iposurrenalismo, due patologie in cui il corpo si ferma nelle fasi due o tre della Sindrome Generale di Adattamento, creando scompensi e disagi a volte anche molto forti condizionando gli altri due assi. 

Il fenomeno dello stress che ha denominato: Sindrome Generale di Adattamento. Da esperimenti su animali Selye accertò che il fenomeno di adattamento si distingue in tre distinte fasi. 

C’è la prima fase di allarme che è acuta e intensa, c’è liberazione di grande quantità acetilcolina che causa tachicardia, aumento pressorio, sudorazione, blocco della digestione, vasocostrizione cutanea, per far andare il sangue ai muscoli e una reazione umorale di iperglicemia. 

Questa fase deve essere corta perché causa un grande sconvolgimento dell’organismo e se si prolunga compromette la salute. 

Nella fase di resistenza si ha un parziale adattamento con secrezione di cortisolo che aiuta la reazione di difesa dal pericolo, ma se si protrae si ha la terza fase di esaurimento in cui si producono i sintomi dello stress cronico. 

Il cortisolo secreto in grandi quantità in modo continuo causa però diverse reazioni negative tra cui il calo delle difese immunitarie.

In sintesi, nello stress acuto e di breve durata c’è solo liberazione di neurotrasmettitori che portano ad una reazione breve ed intensa. 

Nello stress prolungato c’è una grande liberazione di tutti gli ormoni surrenali sia mineralcorticoidi che glucocorticoidi che portano ad un adattamento alla causa scatenante, ma ad uno squilibrio dell’organismo. 

In particolare i mineralcorticoidi portano a ritenzione di sodio con aumento di volume sanguigno e ipertensione arteriosa, i glucocorticoidi portano a iperglicemia e depressione immunitaria che predispongono a squilibri metabolici e malattie infettive. 

EUSTRESS E DISTRESS 

Non tutto lo stress è negativo. In alcune persone e, in determinate circostanze, lo stress può avere connotazioni positive. 

Hans Selye ha coniato il termine di “Eustress” definita come lo stress sano, che dà una sensazione di appagamento o di realizzazione. 

Può verificarsi da eventi positivi nella vita, come il matrimonio, il parto, promozione sul lavoro o di prendere parte in una competizione. 

Al contrario c’è il tipo di stress più comunemente riconosciuto come tale che dà angoscia, e ha connotazioni negative ed è chiamato “Distress”. 

È interessante notare che, sia eustress che distress possono essere ugualmente dannosi sul corpo, e accumulare i loro effetti. 

Quindi, tralasciando i casi di interesse specialistico, tratteremo i due casi più frequenti e diffusi di alterazione delle surrenali che possono trovare un aiuto con la fitoterapia:

IPERSURRENALISMO O IPERCORTISOLEMIA (quando la risposta dell’organismo rimane forte ed è in continua fase di resistenza) e predispone alla sindrome metabolica.

IPOSURRENALISMO O STANCHEZZA SURRENALE (quando la risposta diviene subito debole, l’organismo rimane cronicamente fase di esaurimento)